7:38 Prima tappa obbligatoria: Colazione da Laura (Il bar del mio paese).
8:00 Ritrovo in Piazza dei Miracoli a Pisa... ma qualcuno ha dimenticato il casco per la moglie.
8:56 Foto di rito e per la stampa con il grande amico Lorenzo.
9:15 Ora di partenza “Londra, Stiamo arrivando”.
Prima tappa del viaggio, il morale è alto, Sergio e Francesco decidono di accompagnarci fino a Genova, dove pranzeremo tutti inseme.
15:21 A21 area di servizio Crocetta Nord: Incontro con Giorgio del Vespa Club Castelfranco Emilia, ci farà compagnia tutto il viaggio.
16:40 Un compagno fora e cade in autostrada, nel rialzarsi poggia la mano sui vetri del fanale rotto, al pronto soccorso di Rivoli gli daranno tre punti alla mano sinistra, viaggio finito?
Un po’ stanchi della giornata precedente, e varie discussioni su come procedere, decidiamo di portare il vespista infortunato e i suoi bagagli, comporta sacrificio ma troviamo un compromesso: il ritorno da Londra lo farà in aereo.
Ottima accoglienza all’Antico Borgo di Caprie. La signora dell’albergo ci offre la possibilità di lasciare la vespa incidentata per tutto il periodo.
E’ una bellissima giornata, oggi non faremo autostrade, iniziamo il viaggio con il Passo del Moncenisio.
Un panino e un caffè al bar in cima al Moncenisio e poi via, verso Macon. Nel pomeriggio il tempo peggiora, ci fermiamo a Saint-Ranbert-en-Bugey per fare il pieno e il signore del distributore ci offre un posto al coperto per noi ed i nostri mezzi, fino a quando non spiove. Nell’attesa mi arriva un SMS con una brutta notizia relativa al bancomat:“Importo accreditato 100€.” risalente all’ultimo rifornimento che abbiamo fatto in un centro commerciale. Arriviamo a Macon sotto la pioggia, mi ricordo di un hotel con tanto di parcheggio privato e al coperto. Siamo salvi! Una “Salade Ocean” al "Pizza Cine", piccola passeggiata e a letto.
E’ una giornata nuvolosa e anche oggi non faremo autostrade. Iniziamo il viaggio con il morale un po’ giù, probabilmente la stanchezza comincia a farsi sentire. Alla prima sosta di rifornimento, un SMS avverte Fabrizio che il suo conto Banco Posta è stato azzerato, stranamente il messaggio è stato inviato da “Paolo2” della rubrica, comunque cinque minuti di panico li ha passati e io mi sono piegato dal ridere.
Sosta per il pranzo a Auxerre, due foto con la cattedrale come sfondo e via verso Parigi alla ricerca di un albergo per la notte.
Ore 20:00, 30 km da Parigi e ancora non abbiamo trovato l’abergo, dopo svariati tentativi, inizia anche a piovere, provo a chiedere l’aiuto a casa come al milionario, fortunatamente, mia moglie tramite computer trova un albergo con qualche camera disponibile...
Ore 22:30 troviamo solo tre camere, ci arrangeremo.
“Finalmente Parigi”. Oggi è una bellissima giornata, siamo tutti riposati e rilassati, sarà l’aria parigina o i comodissimi letti dell’ Holiday Inn, tanto attesi la sera prima? Primo appuntamento, due foto dietro Notre Dame e poi via verso la Tour Eiffel zigzagando nel traffico parigino, passando anche da Rue de Rivoli e Place de la Concorde. E’ una bella emozione esser qui in Vespa e guidare nei luoghi precedentemente visitati da pedone.
Ore 11:15 siamo sotto la torre, venti minuti per fare le foto e godersi il momento ma dobbiamo ripartire, Calais non è dietro l’angolo.
Per uscire da Parigi passiamo dagli Champs-Elysées, dall’ Arco di Trionfo, ancora strada normale, passiamo vicino ad alcune brasserie e qualcuno incomincia ad avere l’acquolina in bocca ma è presto per fermarsi, meglio lasciare la periferia ancora un po’ caotica.
Ore 13:00 ci fermiamo ad un distributore a Louvres, un paesino nei pressi dell’ aeroporto Charles de Gaulle chiediamo informazioni su dove mangiare, a 8 km c’è una trattoria dove si fermano i camionisti, sicuramente mangeremo bene. Il pranzo è stato ottimo, il menù l’abbiamo scelto a vista, la moglie dell’oste ci ha accompagnati in cucina a scegliere le portate.
Ore 14:45. Ripartiamo, a Calais mancano ancora 270km. Dopo 12 km siamo a Chantilly, sorpresa inaspettata: un bel castello vicino ad un canale, giusto due foto per documento e via, direzione Amiens.
Ore 17:15 ci fermiamo ad Amiens a fare rifornimento, visto che mancano ancora 160km decidiamo di prendere l’autostrada, ci telefona Fabio che è già arrivato a Calais e visto che non abbiamo ancora i biglietti del traghetto, li facciamo fare a lui che ha già visitato il luogo e sa come fare.
Ore 19:42 Siamo a Calais e facciamo subito rifornimento.
Ore 20:48 Incontro al nostro albergo con Fabio che gentilmente ha pensato anche per la cena. Al nostro albergo, ci sono altri vespisti italiani, che ci seguiranno al ristorante, sembra l’unico aperto in zona.
Ore 8:30 Partenza dall’albergo per l’imbarco, alle 9:10 arriviamo al porto.
Ore 9:15 Siamo alla dogana, unico problema, piccolo accertamento sulla carta d’identità di Donatella (carta digitale con rinnovo cartaceo) Ore 9:38 I nostri mezzi sono saldamente ancorati al traghetto, non facile legarli. Ore 9:54 Partiamo in perfetto orario, il mare è una tavola.
Ore11:45 ora locale: Scendiamo dal traghetto dopo un’ora e mezza di navigazione. La traversata è stata tranquilla e l’abbiamo fatta tutta sul ponte di poppa dove una leggera brezza ci ha accompagnati fino a Dover. Imbocchiamo la M20 che ci porterà fino a Londra. Mi raccomando, tenete la sinistra. Il ritrovo è sulla penisola di Greenwich dove arriveremo alle 13:20 e dopo aver percorso 117 km (73 miglia). Arrivati all’ “O2” cerchiamo subito il posto dove confermano le iscrizioni e consegnano i gadget, ma... grande delusione le t-shirt non ci sono, non c’è un programma e nessuno sa niente di come si svolgerà la manifestazione. “Si comincia bene!” Mangiamo qualcosa e guardiamo un po’ di Vespa e verso le 17:00 ci dirigiamo stanchi verso l’albergo che si trova a 25 km e dato il traffico ci metteremo un’ora circa. A qualcuno viene in mente di accendere anche il suo navigatore. Al secondo semaforo lo perdiamo. I nostri cari, venuti con l’aereo sono già in giro per Londra.
Ore 8:00 ritrovo per colazione, abbiamo trovato un albergo a gestione musulmana, niente pancetta a colazione per tre giorni, uffa! Le mie figlie e i miei nipoti vogliono salire sulla Vespa che è stata condotta fino a Londra. Ore 9:00 acquisto di cartine e mappe di Londra oggi non useremo il navigatore! “???”. Ore 10:15 Siamo finalmente in sella, ma ancora non siamo pronti, dobbiamo cercare un negozio dove vendono i caschi. Ci dividiamo e via verso l’O2 cercando una circonvallazione che dalla mappa sembrava una strada comoda, dopo mezz’ora mi chiedo dove sia questa strada, accendo il navigatore, mi accorgo che ci siamo sopra da venti minuti, probabilmente si tratta di una circonvallazione del ‘700.
Ore 11:15 arriviamo all’O2, ancora non sappiamo niente del programma della giornata, in compenso ci danno le t-shirt e la targhetta metallica. Ore 14:00 c’è chi vuol girare Londra in metropolitana e chi no, io “chi no”, sono troppo stanco per girare a piedi e Londra l’ho vista già. Oggi solo O2 e Vespa, qualche incontro interessante l’abbiamo fatto e qualche Vespa particolare l’abbiamo vista, ho cercato di conoscere un po’ di persone pur non conoscendo le lingue ma mi faccio intendere, dicono tutti che noi italiani parliamo bene con le mani. La cosa che più è risaltata, è che c’erano, stranamente, una buona quantità di Vespa belle pulite e splendenti, probabilmente il lavaggio qui vicino ha fatto soldi a palate. “???”
Oggi, giorno di raduno, finalmente gli organizzatori si sono decisi a fare qualcosa. Ore 9:15 Partenza dall’albergo destinazione distributore, O2 e poi chissà. Ore 10:30 Arrivo all’O2 come al solito siamo di ritardo, il raduno sta per partire. Ore 10:45 Partenza del giro, vediamo dove ci portano...
Come diceva Obelix:”Sono pazzi questi inglesi”. Dopo un'ora e venti minuti ci siamo fermati in una boscaglia per un quarto d'ora. A fare? Non si sa che cosa. Scarsa organizzazione, all'ultimo bivio qualcuno si è perso e ha tirato dritto (Giorgio era tra quelli), non c'era la staffetta che ti diceva dove girare. Rimontiamo in sella e dopo poco ci fermiamo in un piccolo parcheggio già occupato da alcune auto. Due minuti e il parcheggio trabocca di Vespa. Chissà quale attrazione ci sarà nelle vicinanze”????”. Vista l'affluenza senza fine a questo parcheggio, la gente inizia a lasciare la Vespa in strada, tanto da intasarla in pochi attimi. Altri venti minuti di sosta, qualche foto e ripartiamo, destinazione O2 per prendere il pranzo al sacco.
Le staffette sono abbastanza improvvisate, al punto che, ad un semaforo un bobby non mi fa passare. Il rientro è unpo' alla spicciolata.
Ore 14:30 Siamo all'O2.
Ore 15:30 Ultima occasione per fare alcune foto in giro per Londra, tappe obbligate: Tower Bridge e il famoso Big Ben. Con noi si aggrega Roberto, un vespista solitario conosciuto da Giorgio. L’emozione è più grande di quella provata a Parigi, è stato un viaggio atteso da circa due anni. Rientriamo all’O2 e ci prepariamo per la cena di gala.
Ore 20:00 Siamo a cena con circa 2000 persone, il servizio è ottimo e la cena passabile.
Ho incontrato amici vecchi e fatti di nuovi. Una serata piacevole da ricordare. Finisce qua la nostra avventura a Londra, domani ripartiamo, abbiamo il traghetto a Dover alle 12:00.
Ore 8:40 Partenza da Acton Town, con prima fermata per raggiungere Giorgio nei pressi O2. Ore 10:30 Arrivo a Dover dove imbarcheremo alle 11:50
Ore 14:30 Sbarchiamo a Calais, Graziano decide di fare una fuga in solitario per rientrare a casa il giorno dopo (arriverà alle 16:00 del 18 giugno). Noi procediamo e per strada incontriamo tanti vespisti italiani.
Ore 21:00 Troviamo un albergo a Troyes. Siamo abbastanza stanchi ma dobbiamo mettere qualcosa sotto i denti, troviamo un ristorante aperto fino a tardi.
Ore 7:50 Siamo già a fare il pieno. Giorgio e Paolo decidono di seguire le orme di Graziano, vogliono rientrare il 19, mentre io e Fabrizio optiamo per un rientro meno traumatico. Comunque li accompagnamo per 400 km fino a Bellegarde-sur-Valserine. Io e Fabrizio andiamo a prenderci un altro giorno di vacanza. Arriviamo ad Annecy alle 16:00 e abbiamo tutto il tempo di visitare la bella cittadina che si affaccia su un grande lago tra i monti. A cena un ottimo pezzo di carne morbidissima. Un altro giro per la città e poi a letto.
Ancora non abbiamo deciso la destinazione di oggi, l’idea è di fare il passo del Claviere e dormire a Genova. La prendiamo con molta calma.
Ore 9:30 Partenza da Annecy, arriviamo a Modane dopo due ore. Ops!! La strada per Claviere l’abbiamo passata da 20 km. Sarà per la prossima volta, l’unica strada è il traforo del Frejus che attraversiamo con varie difficoltà: a metà tunnel non funzionano i ventilatori, fa un caldo bestiale tanto da farmi mancare il respiro, cominciamo a spogliarci, via una giacca poi l‘altra, dopo un po’ la temperatura torna a scendere. Ore 13:30 Sosta a Bardonecchia per pranzo e rifornimento mezzi. Ci fermiamo in un bar e appena arriviamo non passiamo inosservati, cominciano a chiederci informazioni e dopo aver saputo del nostro viaggio si complimentano e iniziano a parlar di Vespa. Prima di andar via il gestore ci offre un grappino. Ripartiamo contenti di aver fatto nuove conoscenze, man mano che ci avviciniamo a Genova, scatta l’idea di rientrare a casa.
Terza tappa del ritorno: Annecy - Pisa 580 km.
Ore 21:30 Telefono a Sergio e a Lorenzo, gli comunico il nostro arrivo. Ore 22:00 ora di arrivo ufficiale all’aeroporto Galilei di Pisa.
L’ avventura finisce qua, con l’abbraccio dei nostri cari amici che ci hanno seguito da casa, passo passo.